martedì 16 agosto 2011

Ggrande Giove!!!

Il dottor Emmett "Doc" Brown nei film della saga "Ritorno al Futuro" era solito esclamare proprio queste parole, ma nel mio caso la doppia "g" iniziale è obbligatoria!

Qualche giorno fa durante una pescata in barca in quel di Massaciuccoli, in un tratto di canneto anche troppo battuto, mi sono ritrovato in canna uno stupendo bass. Una volta salpato lo stupore, misto alla gioia, è stato talmente enorme che mi sono sono reso conto dell'importanza di questo pesce soltanto dopo le foto di rito ed il successivo rilascio. Perchè finalmente, dopo tanti bei pesci, sono riuscito a catturarne uno stupendo e veramente grosso per la media di Massaciuccoli! Dopo anni in cui pesci cosi non se ne vedevano, posso sicuramente affermare che finalmente sono tornati!


Il pesce non è stato pesato, ma soltanto misurato: per l'esattezza 49cm di lunghezza! Questo è il mio nuovo record per queste acque!!



L'esca magica in questo caso è stato un Black Flagg Ggrande Worm (ecco spiegato il titolo del blog) su jighead Owner "pithcato" a canneto e mosso lentamente con continui movimenti di polso per imprimere vibrazioni alternate a lunghe pause.

Attrezzatura utilizzata:
Rod: G.Loomis MB783 GLX Custom by Paolini
Reel: Daiwa TD-Ito 103HL
Line: Duel X-Tex Cobra 14lb
Lure: BF Ggrande Worm montato su Owner Ultra Head Shaky Type Model N.5151

A presto,
Emanuele Della Bartola

sabato 6 agosto 2011

The Italian Rock Fish – Volume 3

Non so se stavolta il titolo è azzeccato in quanto il luogo di pesca non è la solita banchina o la solita scogliera, ma l'approccio alla pesca è comunque lo stesso!

Vista l'esigua presenza di Pesce Serra nel tratto di mare dove di solito pesco, ho deciso di provare ad insidiare qualche esemplare di Sugarello (Trachurus trachurus) dalla barca. Questa specie si riunisce in grandi banchi nelle acque costiere, dove si nutre di crostacei, cefalopodi e altri pesci. Durante il giorno questo pesce si sposta per lo più in branco negli strati più profondi d'acqua per sparpagliarsi durante la notte anche fin sotto la battigia.
La zona di pesca in cui ho provato a portare in barca qualche Sugarello presenta un fondale piatto composto da un misto sabbia e fango, con una profondità media di 7 metri. Ho scelto appositamente un'attrezzatura ultra light per cercare di ingannare qualche esemplare senza l'ausilio di ecoscandaglio, nonostante aiuti moltissimo ad intercettare i branchi.

 

Avendo deciso di pescare durante il giorno ho pensato di utilizzare una canna da rock fishing con il Solid Tip (ovvero il cimino "pieno") per agevolare il movimento dell'esca e ho caricato in bobina un fluorocarbon 100% da 3lb (0.148mm) per velocizzarne la discesa verso il fondo. Come esca ho scelto su tutte delle softbait montate su jig head e dei metal jig, ovviamente tutto in versione micro!


Sconsiglio vivamente questo tipo di pesca in situazione di vento, anche nel caso si trattasse soltanto di un'intensità media, in quanto non si riesca a raggiungere bene gli strati bassi d'acqua! Con molta pazienza (ed insistenza), sono riuscito a "domare" il vento ed ho portato a termine l'obiettivo che mi ero prefissato! 
La canna che ho utilizzato, dai colori accesi, penso sia poco nota a molti e quindi è giusto spiegare di cosa si tratti. Ecco le caratteristiche :
Nome: REINS RAZ 80 L Ultra Light Action Ajing Rod 
Lunghezza: 8’ (244 cm)
N° sezioni: 2
Peso: 103g
Casting Weight : 0,6-8g
Line Weight: 3-6lb
Anellatura: Fuji Alconite 8+1


La particolarità di questo genere di canna sta nel fatto che ha la parte finale del cimino in fibra di vetro innestata nel carbonio. Ma cerchiamo di capire il motivo di questo montaggio! Una canna ultra light in carbonio risulta senza dubbio più sensibile, ma allo stesso tempo più secca, pertanto è possibile sentire più mangiate, ma, il rischio di perderne qualcuna è sicuramente molto più elevato in quanto è necessario ricordare che si ha a che fare con piccoli pesci dall’apparato boccale abbastanza delicato. Le canne con il Solid Tip aiutano il rock fisher ad assecondare le mangiate e quindi alla cattura di più prede. 


Tra le softbaits che ho utilizzato mi sono trovato molto bene con una serie specifica per il rock fishing prodotta da Reins: si tratta di piccole esche in gomma di 1.5 o 2” che si muovono al minimo movimento del polso. Nella foto possiamo vedere (da sinistra verso destra): Reins Aji Ringer, Reins Aji Meet, Reins 2“ Rockvibe Shad e Reins Aji Ringer Shad. Tra i metal jig ho utilizzato il River2Sea SeaRock da 7g, il Maria Little Bit da 3g e una micro blade bait nata per la pesca alle trote in acque mosse, ma che ben si presta anche al recupero verticale in mare, il Damiki Vault 35.

Attrezzatura utilizzata:
Rod: Reins RAZ 80L
Reel: Shimano Sephia 2500S
Line: Sunline FC Rock 3lb
Lure: Piccole softbaits montate su jig head  Maria Beak Head II



A presto,
Emanuele Della Bartola