lunedì 31 dicembre 2012

Chi cattura l'ultimo dell'anno..

...cattura tutto l'anno! Più o meno il detto è cosi, no? Io sono servito! Oggi, con l'amico Luca, abbiamo fatto un'uscita pomeridiana a lrf e qualcosina è uscito. Non posterò le foto dei vari pesci catturati ma soltanto quella dell'ultimo pesce che ho preso quest'anno, uno scorfanotto di discreta taglia!


Colgo l'occasione per fare i migliori auguri a tutti gli amici per un 2013 pieno di soddisfazioni!

Attrezzatura utilizzata :
Rod: Reins RAZ Aji Ringer 7'2" UL
Reel: Daiwa Certate 1500
Line: nylon 0.14mm
Lure: Valley Hill International Dippi'n Shad 1.75" 702 Stain Chart su Maria Beak Head II 1.5g #6


A presto,
Emanuele Della Bartola

martedì 18 dicembre 2012

Winter Time, ciprinidi & softbaits - Volume 2

Ci risiamo, la voglia di vedere una bollata a galla è davvero tanta! A pochi giorni dall'ultima pescata, approfittando di una giornata di sole, prendo l'attrezzatura ultra light e mi reco lungo un canale in zona. Che la caccia al cavedano (Squalius cephalus) abbia inizio!

Decido di affrontare un tratto di canale in cui non ho mai pescato, con acqua trasparente e corrente, dove la profondità media non supera i 40 cm. Anche stavolta le catture non tardano ad arrivare! Oltre al solito ed insostituibile Tiemco Super Shad Shape da 3" stavolta provo anche il Lunker City Fin-s Fish 2.5", una delle esche preferite del mio amico Luca di Saltwater Spinning! Anche questo piccolo soft jerk si rivela ottimo!
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Shooted with Samsung Galaxy SIII
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La taglia dei pesci risulta veramente interessante! Riesco anche a catturare un vero e proprio big di quasi 50 cm che salpo con non poca difficoltà. Quando la luce inizia a calare di intensità le mangiate si diradano fino a cessare completamente.
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Sono passate soltanto due ore ed i pesci non sono mancati! E' l'ora di tornare da GameFish!

Attrezzatura utilizzata :
Rod: Reins RAZ Aji Ringer 7'2" UL
Reel: Daiwa Certate 1500
Line: nylon 0.14mm
Lure1: Lunker City Fin-s Fish 2.5" innescato su amo Owner Straight Shank Worm Hook #1
Lure2: Tiemco PDL Super Shad Shape 3" innescato su amo Owner Straight Shank Worm Hook #1

A presto,
Emanuele Della Bartola

martedì 11 dicembre 2012

Winter Time, ciprinidi & softbaits - Volume 1

Come ho preannunciato nell'ultimo post è arrivato il freddo! La temperatura dell'acqua ha subito un brusco calo e i boccaloni si sono definitivamente fermati. Con questi presupposti ho deciso di dedicare le mie attenzioni alla cattura del cavedano.

Lo spot è un fosso con acqua trasparente, bassa e corrente. L'esca che mi ha dato i migliori risultati è stata il Super Shad Shape da 3" di Tiemco innescato come ho già descritto in questo post ormai quasi vecchio di un anno.
Shooted with GoPro HD Hero2
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Attrezzatura utilizzata:
Rod: Golden Mean JJ Mack R Limited JMS-73R-LTD
Reel: Shimano Sephia 2500S
Lure: Tiemco PDL Super Shad Shape 3" innescato su amo Owner Straight Shank Worm Hook #1

A presto,
Emanuele Della Bartola

venerdì 7 dicembre 2012

Reaction bites!

Qualche giorno fa mi sono ritrovato in una situazione davvero poco consona al periodo dell'anno. Nei soliti spot, dove di solito in questo periodo i boccaloni mangiano quasi esclusivamente a flipping, ho avuto mangiate solo a reazione! Forse è stata l'ultima abbuffata prima del freddo, quello vero!

Giusto due foto con due dei pesci catturati!


Attrezzatura utilizzata:
Rod: G.Loomis MB844 GLX Custom by Paolini
Reel: Daiwa T3 1016SH L-TW
Line: Sunline Defier 17lb
Lure1: Hildebrandt Guide Master 3/8oz
Lure2: O.S.P Blitz 


A presto,
Emanuele Della Bartola 

venerdì 23 novembre 2012

Mr. Loomis è stato qui!


Seaspin Project è un marchio italiano che negli ultimi anni ha avuto un grandre sviluppo. In occasione del Sea Bassmaster Marine che si è svolto nella Laguna di Orbetello a fine ottobre sono stati presentati i nuovi modelli di canne, Labrax e Labraxina. Lo sviluppo dei blank è stato fatto dallo staff Seaspin in collaborazione con l'azienda americana North Fork Composites, la nuova ditta di Gary Loomis. Presentazione in grande stile in quanto sono venuti in Italia anche Gary ed il suo collaboratore Jon Bial. Grazie allo stretto rapporto collaborativo tra GameFish e Seaspin abbiamo avuto l'onore di passare un pomeriggio in negozio con Gary, figura mitologica per lo spinner italiano.

La locandina dell'evento sviluppata da bomboland
Nonostante l'evento fosse stato programmato in un giorno di lavoro non sono mancati molti appassionati del settore. Gary Loomis si è rivelata una persona squisita, ha chiaccherato con tutti ed ha firmato decine di autografi! Non si sa bene quanti Seaspin Hat Army siano stati autografati. Sicuramente una giornata memorabile per noi di GameFish. Non poteva mancare una foto ricordo.

 
Per leggere il report della giornata potete visitare questo thread sul forum di Seaspin.
Per vedere le foto del nostro fotografo Gabriele Mazzanti potete visitare questo album.


A presto,
Emanuele Della Bartola

venerdì 2 novembre 2012

Belly Boat Battle 2, la mia gara!

Anche quest'anno il Consiglio Direttivo del Fishbusters Bass Team (del quale faccio orgogliosamente parte) ha deciso di organizzare il Belly Boat Battle, competizione di belly boat a coppie che nella prima edizione ha riscosso molto successo tra gli appassionati del settore! Con la programmazione degli eventi agonistici del 2012 alla mano, la scelta della data è stata abbastanza forzata, 21 ottobre. Penso che tutti abbiano incrociato le dita e fatto gli scongiuri del caso con la speranza della clemenza atmosferica! Decisa la data il nostro Bombo ha sfornato una locandina spettacolare.

 

Lo scorso anno ho partecipato in coppia con l'amico Maurizio che però non ha voluto ripetere l'esperienza dedicandosi esclusivamente all'organizzazione dell'evento.

In pochi giorni trovo il nuovo compagno: parteciperò con l'amico Gabriele!

Le settimane che precedono la gara sono caratterizzate da alta pressione e pesce abbastanza apatico! Le giornate di prova si risolvono quasi sempre pescando a flipping dentro il canneto con esche piccole e vibranti. Se la situazione rimanesse così ho ben chiaro come affrontare la gara. Purtroppo, la mia strategia di gara viene stravolta due giorni prima della competizione in quanto mi giungono voci fidate di pesce sparso nei canali completamente attivo su qualsiasi esca di reazione. Penso subito che i canneti "buoni" siano stati abbandonati dai bass per andare alla ricerca dei branchi di foraggio e quindi mi reinvento qualcosa la sera prima della gara cercando di andare a pescare nei punti dove, bene o male, qualcosa gira sempre. Anche Gabriele decide di impostare la sua gara in zone da lui conosciute, che in passato gli hanno regalato bei pesci!

Insieme al titolare della azienda VISTA decido di competere a bordo dell'omonimo belly boat, dalla classica forma a V e dall'esclusivo colore camouflage. Per saperne di più: Vista Belly Boat Camo

Ore 7.00 circa. Via Cava, Massarosa (LU) - La strada per arrivare alla partenza è già piena di auto e furgoni, arrivare vicino alla zona di alaggio è quasi un'utopia! Dopo aver confermato la partecipazione ed aver ritirato i pocket lunch ed i numeri per le nasse (55 nero per me e 55 bianco per Gabriele) prepariamo l'attrezzatura.


Ore 8.00 - Si parte! Il belly boat VISTA è più piccolo rispetto al mio e di conseguenza è anche più veloce. Il vento a favore permette a tutti di mantenere una buona velocità. Il primo punto in cui voglio pescare è a circa 1km dalla partenza. Tengo duro e riesco ad arrivarci per primo. In poco meno di un'ora riesco a catturare 3 pesci: uno di 500g circa che metto nella nassa e rilascio con cura gli altri due che forse rispettano la misura di 25cm, ma non rispettano l'obiettivo della mia gara. Il mio crank di fiducia non mi ha deluso (Strike King Square Bill HCKVDS 1.5)! Dopodichè il nulla, nella zona il pesce si blocca ed anche gli altri concorrenti non riescono a catturare niente.

Ore 9.00 - Appoggio la canna con il crank su un pontone del belly per prendere velocemente quella montata a spinner e in un movimento maldestro sento il classico "SHHHHHHHH"!! Non vi dico cosa mi sono detto, pergiunta nei giorni precedenti alla gara ho anche cambiato le ancorette al crank in questione montando le Hayabusa Aero Treble #4 per limitare le mangiate a vuoto! Fortunatamente il buco è piccolo ed la camera d'aria destra del belly si sgonfia molto lentamente. Continuo a pescare cercando di stazionare vicino a zone in cui posso arrivare velocemente a terra. Intanto, mi sento via cellulare con Gabriele che mi informa che ha preso un bass di misura, entusiasta lo incoraggio a insistere.


Ore 10.00 - Sto pescando in un canneto profondo con la mia ultima arrivata (di cui ho parlato in un altro post) con un gambero Ecogear Fat Claw quando finalmente sento una mangiata! Ferro con potenza noncurante delle canne (tanto in bobina ho il Sunline Super PE da 30lb) ed il pesce c'è; mentre sto per tirarlo fuori dalla cover la canna si blocca, il pesce sguazza per qualche secondo e poi si slama. Non riesco a capire cosa sia successo e deluso mi avvicino a togliere l'amo dall'ostacolo in cui è rimasto impigliato. Senza nemmeno tanto stupore "slamo" un bel cavo d'acciaio chissà da quanto tempo rimasto sott'acqua. Accidentaccio!

Ore 11.00 - La camera d'aria bucata si è afflosciata e decido di fermarmi a riva a gonfiarla...a bocca! Dopo un pò di tribolazione riparto verso un nuovo spot.


Ore 12.00 - Incontro alcuni ragazzi della giuria in barca che mi informano sulla situazione generale; qualcuno ha una bella quota ma in generale i pesci non sono grossi. Senza perdermi d'animo continuo a pescare. In una struttura riesco a catturare il secondo pesce, simile a quello già in nassa. Il Liqvidd Hogg HP di Black Flagg ha colpito! Siamo a due. Sono a più di 2km dalla partenza e pergiunta il vento è cambiato, decido pertanto di tornare indietro per pescare in zone che conosco bene.

Ore 13.00 - Catturo qualche bass di piccola taglia, sempre a crank! Mi manca un bel pesce ma non riesco a trovarlo. Continuo a pescare alternando le tecniche. Mai mollare!!

Ore 14.00 - Mi fermo di nuovo a gonfiare la camera d'aria bucata. Mi chiama Gabriele e mi aggiorna che ha catturato il secondo pesce ed ha slamato un pesce da kg. Percepisco la sua delusione e lo incoraggio nuovamente, non deve perdersi d'animo.

Ore 15.00 - Mentre rientro verso la partenza vedo qualche timida cacciata e, essendo il tempo quasi terminato, cerco almeno di prendere il terzo pesce per arrivare alla pesatura con la quota. Trovo una zona in cui ogni tanto c'è un pò di attività in superficie. Provo di tutto. Ad un certo punto un lampo di genio: monto Texas Rig un Keitech Swing Impact da 4" del mitico colore 422 Sigh Flash e pinneggiando aspetto qualche cacciata. Ovviamente l'attività a galla si blocca e il tempo a disposizione sta finendo, ma io non demordo! Passano dei minuti interminabili e finalmente vedo dei pesciolini saltare impazziti vicino ad un canneto. Lancio lo shad qualche metro più avanti, lo lascio affondare qualche secondo ed inizio un recupero regolare abbastanza sostenuto....boom! FISH!! Finalmente ecco il terzo pesce, un pò più grande degli altri due. Manca poco al termine della gara. Sono a circa 700 metri dalla partenza, per giunta controvento e con la nassa in acqua, ce la devo fare!



Ore 16.00 - I giochi sono fatti, portiamo in pesa cinque pesci. Le prime posizioni ce le possiamo già dimenticare. La pesatura è interminabile poichè i concorrenti sono davvero tanti. Durante le fasi di pesatura si sente nell'aria un odore di salsiccia arrosto che, dopo esser stato otto ore in acqua, metterebbe fame anche ad un vegetariano. Finalmente tocca a noi, pesiamo i nostri pesci (1,665kg per me e 0,655kg per Gabriele) e aspettiamo l'esito finale.



La classifica finale è pronta! 14ESIMI. Considerando tutte le peripezie della giornata penso che non sia andata malissimo. Gabriele è alla sua prima gara ed il pesce che ha perso sarebbe stata la ciliegina sulla torta per entrare nei primi tre classificati. Sarà per l'anno prossimo!



Ringrazio Maurizio, Gionata e Vasco per l'organizzazione; i ragazzi del club che hanno aiutato il giorno dell'evento; Roberto per la velocità con cui riesce a comunicare con l'ente comunale; il Comune di Massarosa per aver chiuso un tratto di Via Cava in modo da non aver problematiche di parcheggio e la FIPSAS di Lucca per aver chiuso la pesca sportiva il giorno della gara sul Fosso Cava.

Grazie ad Andrea Cecchetti e Marco Mainardi per le foto che mi hanno fatto pervenire.

Un ringraziamento particolare va alla Marti per la pazienza che ci mette nell'accompagnarmi a pesca e per le foto!

Due parole sul belly boat. Dopo averlo usato per la prima volta in gara posso sicuramente dire che è un prodotto dal rapporto qualità-prezzo ottimo. Avrei preferito non forare, ma anche in una situazione di prodotto danneggiato sono riuscito a pescare tranquillamente! L'unica cosa negativa che mi sento di dire è che sono riuscito con non poca fatica a stivare l'attrezzatura nelle tasche. Secondo me è ottimo per una pescata con due o tre canne mentre per una competizione con quattro o cinque canne diventa un pò poco spazioso.

A presto,
Emanuele Della Bartola

Il Bonito di salvataggio!

Quando il grande combattente non si fa vedere l'angler si accontenta anche di qualche suo lontano parente! E' così che una mattinata deludente può trasformarsi in qualche ora di sano divertimento. L'attrezzatura medio leggera, unita ad un buon PE, permette lanci lunghi anche con esche di peso contenuto. Buon tombarello a tutti!


Attrezzatura utilizzata:
Rod: St.Croix Avid Inshore AIS66MF
Reel: Daiwa NEW Certate 3500
Line: Sunline Super PE 15lb con finale in fluorocarbon Asso Big Catch 0.35mm
Lure: Casting Jig e Bucktail Jig di peso max 20g

A presto,
Emanuele Della Bartola

martedì 16 ottobre 2012

L’ultima arrivata nel portacanne del DB: 5C70HF-B custom!

Questa volta il Paolini ha lavorato per me!!

Avevo la necessità di un'attrezzo da pitching che, all'occorrenza, potesse esser valido sia per flippare che per lanciare qualche rana, quindi ho cercato un blank leggero, potente e reattivo non più lungo di 7'. Ho scelto il meglio che mi potesse offrire il mercato italiano: un grezzo St.Croix SC70HF-B, lo stesso della St.Croix Legend Xtreme XC70HF. Al momento, purtroppo, questa canna non è più in commercio in quanto la serie Xtreme è stata sostituita con nuovi modelli che arriveranno a breve in Italia.
Con Francesco abbiamo studiato un montaggio abbastanza innovativo. Abbiamo deciso per un manico senza fore grip, con una placca portamulinello Matagi customizzata e, infine, per completare l’opera, abbiamo optato per gli anelli RECOIL. Così, abbiamo ottenuto un “gioiellino” ultra leggero!
 

...a quando il primo pesce??

A presto,
Emanuele Della Bartola

mercoledì 10 ottobre 2012

L'ora del procione..

Qualche anno fa comprai in un e-shop giapponese alcuni artificiali di un'azienda a me all'epoca sconosciuta, la ZEAL. Questo brand nipponico ha sviluppato e messo sul mercato una serie di artificiali davvero buffi che poco si discostano da un fumetto manga! Dopo averli conservati come reliquie per alcuni anni mi sono deciso ad utilizzarne uno, un topwater sui 5cm per 10g di peso dal nome quasi imponunciabile: Chima Chima JITABATA ARAI-KUN, subito soprannominato "il procione". Grazie alla forma compatta si lancia benissimo, il movimento è stupendo e grazie alla codina scodinzola ad ogni giro di manovella! Durante la pescata ho catturato qualche bass di taglia interessante ma aspetto sempre il big!

Il procione, che esca stupenda!



Ringrazio la Marti per le foto!

Attrezzatura utilizzata:
Rod: G.Loomis MB782 IMX Custom by Paolini
Reel: Daiwa Alphas 103L
Line: Sunline Machinegun Cast 14lb
Lure: ZEAL Chima Chima JITABATA ARAI-KUN

A presto,
Emanuele Della Bartola

giovedì 20 settembre 2012

Nice to meet you!

Questa mattina sono passati da GameFish due personaggi di cui vale la pena fare la conoscenza: Peter Koppman, direttore commerciale della Marukyu e Takayoshi Orimoto, noto pro staff giapponese di Ecogear. Sono stati accompagnati qui dagli amici Giorgio Bacherini e Marco Cacciamano; durante la visita hanno apprezzato il nostro parco esche e ci hanno lasciato una news che tra poco sarà disponibile anche per il mercato italiano!


Una foto di gruppo ci voleva proprio!


Non vi racconto neanche delle canne Nories e relativi mulinelli Shimano che aveva in macchina Orimoto San, tutti cosparsi di custom part ZPI special for TAC!

A presto,
Emanuele Della Bartola

mercoledì 12 settembre 2012

OFFSHORE Light Game! Ci riprovo!

Mentre nella precedente uscita l'obiettivo era il pesce di fondale, questa volta sono uscito con l'idea di insidiare piccoli predatori di superficie come le Lecce Stella o i Sugarelli. L'attrezzatura con cui ho deciso di affrontare la pescata è ovviamente ultra light, l'obiettivo è catturare con soft e hardbaits oltre che con gli ormai ultra collaudati metal jig. 

Sono uscito in mare alle 7.30 dirigendomi a largo (si fa per dire) fino a che non ho trovato numerosi gabbiani, classica segnalazione di acciughine e relativi predatori! Per sondare la zona molto velocemente non c'è esca migliore di piccoli metal jig come ad esempio i Maria Little Bit o i River2Sea Sea Rock con pesi che vanno dai 3 agli 8g. Le mangiate non sono tardate ad arrivare, le prime prede sono state Sugarelli e Lanzardi.

Lanzardo o Sgombro cavallo (Scomber colias)
Una volta capito il giochino la pesca con i metal jig è fin troppo semplice quindi, avendo visto anche qualche timida bollata a galla, ho deciso di tentare con un Maria Pop Queen da 50mm. Dopo svariati lanci a vuoto sono riuscto a far cadere l'esca accanto ad una bollata, nemmeno il tempo di iniziare il recupero e sbam, finalmente ce l'ho fatta! IL SUGARELLO A POPPER, questa, a detta di molti, si chiama pazzia!!

Sugarello (Trachurus trachurus)
Soddisfatto dell'accaduto ho voluto cambiare esca! Ho preso dalla Meiho il nuovo Duo Tetra Works YURAMEKI nella colorazione P08 Neo Pearl, sviluppata durante la collaborazione tra i tecnici Duo e gli amici della T2 Distribution. Lo Yurameki (48mm x 6.3g) è un lipless stickbait che per dimensioni e peso si colloca nel mezzo tra i Maria Blues Code 60 e 45. Grazie alla compattezza del corpo riesce a raggiungere distanze di lancio elevate e, durante il recupero, l'azione di rollio è molto catturante. A differenza del Blues Code, Yurameki tiene più il fondo e quindi, anche in presenza di forte corrente, rimane in pesca non perdendo l'assetto di nuoto. Tendo a precisare che i due lipless menzionati non sono uguali tra loro ma anzi, si completano, fornendo al pescatore la possibilità di sondare diversi strati d'acqua.

Da sinistra verso destra: Maria Blues Code 45, Duo Tetra Works Yurameki, Maria Blues Code 60
Durante il test sono riuscito a catturare svariati sugarelli e una preda in particolare mi ha dato del filo da torcere ... guardare la foto per capire di cosa si tratta!! Per facilitare la slamatura dei pesci ho tolto l'ancoretta di pancia in modo da ferirli il meno possibile per un corretto rilascio.

Sugarello (Trachurus trachurus)
Tombarello comune (Auxis thazard thazard)

Durante la pescata ho utilizzato anche svariate softbaits innescate su jig head (in prevalenza Maria Beak Head e Ecogear Shirasu Head) da 2 e 3g. Ben si sono comportati i Tiemco PDL Super Shad Shape 3", i Maria Action Fish e gli Ecogear Power Shirasu 2".

Lanzardo o Sgombro cavallo (Scomber colias)
Sugarello (Trachurus trachurus)
Per completare la pescata mancava soltanto l'ultimo step dell'obiettivo iniziale: catturare la Leccia Stella. Ad un certo punto ho avvistato un gruppo di gabbiani posati sull'acqua, vicini tra loro, con le ali aperte che guardavano in acqua, un chiaro segno di una mangianza sotto di loro! Mi sono avvicinato e, una volta allontanati, la mangianza si è spostata in superficie. Ho lanciato un Maria Fake Baits 50S e dopo qualche giro di manovella ho subito sentito la botta. Finalmente è arrivata anche la Leccia Stella!!

Leccia Stella (Trachinotus ovatus)
Preso dall'euforia della pescata non mi sono accorto che era già tardi, nel pomeriggio mi aspettava GameFish.

L'uscita ultra light è stata di nuovo un successo!

Attrezzatura utilizzata:
Reel: Shimano Sephia 2500S
A presto,
Emanuele Della Bartola

lunedì 3 settembre 2012

Gobius Time

Il Ghiozzo paganello (Gobius paganellus) a volte è proprio un salva cappotto! Nelle giornate in cui le situazioni metereologiche sono avverse alla fine spunta lui e almeno ci scappa una bella foto!


Attrezzatura utilizzata :
Rod: Reins RAZ Aji Ringer 7'2" UL
Reel: Daiwa Certate 1500
Line: Asso Big Catch Fluorocarbon 100% 0,16mm 4lb
Lure: Ecogear 2" Power Shirasu montato su jig head

A presto,

Emanuele Della Bartola

mercoledì 22 agosto 2012

OFFSHORE Light Game!

La donzella (Coris julis) è un pesce assai vorace! Quando l'esca arriva in prossimità del fondale questo labride è il primo che attacca, sia che l'esca sia naturale o che sia una piccola softbait. In presenza di questo pesce questa cosa diventa molto fastidiosa in quanto non si riesce a insidiare altre specie. Durante una pescatella offshore di qualche giorno fa mi sono ritrovato a pescare su un fondale misto (posidonia, roccia e sabbia) che varia dai 6 ai 10 metri di profondità tappezzato di donzelle. Le tecniche utilizzate sono state in prevalenza lo Split Shot e il Drop Shot-Rig con bullet varianti tra i 3 e gli 8gr di peso. La cosa interessante è stata la taglia elevata di questi pesci; ho letto che arrivano fino ai 25cm di lunghezza e credo proprio di averne presa qualcuna di quella taglia. Ho notato con piacere che oltre all'ormai efficacissimo Marukyu Power Isome ho catturato anche con softbaits di altre marche. Sono stati particolarmente graditi il Reins 1.5" Ring Micro Tube ed il Maria Ma Worm SOFT Clione innescati Drop Shot. Per la pescata ho montato sulla RAZ-72 l'ultimo arrivato, un Daiwa Certate 1500 OLD MODEL; semplicemente fantastico!


Attrezzatura utilizzata :
Rod: Reins RAZ Aji Ringer 7'2" UL
Reel: Daiwa Certate 1500
Line: Asso Big Catch Fluorocarbon 100% 0,16mm 4lb
Lure: softbaits dai 3 ai 9cm innscati Drop Shot e Split Shot


A presto,
Emanuele Della Bartola

sabato 18 agosto 2012

RELAX!


Sono appena tornato da una settimana di ferie sarde con la mia ragazza nella quale più che alla pesca ho pensato a staccare un po' dal lavoro. Comunque, manco a dirlo, ho anche pescato!

Le coste sarde spaziano da ambienti rocciosi, ad ambienti sabbiosi passando per fondali misti. Visitando varie spiagge ho avuto la possibilità di pescare a light rock fishing in ognuno di questi spot.

Qualche piccola considerazione prima di una carrellata veloce di foto.

FONDALE ROCCIOSO. L'ambiente roccioso è di sicuro quello più ricco di pesce ma anche più difficile da affrontare perché è molto facile rimanere incagliati al fondale. Le specie insidiabili sono davvero tante, sia in numero che in quantità. In base all'orario cambiano le specie insidiabili. Le specie sempre presenti in scogliera sono sparidi, labridi, gobidi e scorfanidi, senza considerare che nelle giuste condizioni possono avvicinarsi anche branchi di pesce azzurro.

FONDALE SABBIOSO. Il fondale sabbioso è il più povero di specie! Sul fondo si possono trovare le tracine un po' da tutte le parti; mi sono anche ritrovato a pescare su branchi di mormore e atri piccoli sparidi. La cosa bella del fondale sabbioso è che è possibile provare vari inneschi senza rimanere incagliati!

FONDALE MISTO. Il fondale è veramente interessante perché è possibile trovare a pochi metri di distanza sia pesci di scoglio che pesci di sabbia. In definitiva penso che sia quello dove è possibile catturare il maggior numero di specie senza rischiare di incagliare come nel fondale roccioso.

Coris julis, esemplare femminile di pesce donzella.
Serranus scriba.
Labrus viridis, il cosidetto tordo verde.

Pagellus acarne.
Echiichthys vipera.
Coris julis, esemplare maschile di pesce donzella.
Diplodus sargus sargus

Nelle foto si vedono varie specie di pesci appartenenti a famiglie diverse; questo non è che un infinitesimo della potenzilità della "Terra Santa" per il light rock fishing.

Durante queste pescate, oltre alla mia pluridecorata Reins RAZ-2, ho utilizzato una canna marchiata Golden Mean, la JJ Mack R Limited JMS-73R-LTD. In certi casi, quando si pesca in scogliera, è scomodo portarsi dietro più canne e con una tubolar tip mi sento coperto in qualsiasi situazione (hard e softbaits). Utilizzando una tubolar tip non avrò mai la stessa sensibilità con le softbaits che utilizzando una solid tip però ho quella reattività che serve per pescare con un micro jerkbait o un piccolo metal jig. Se è possibile, meglio portarle entrambe!!




A presto,
Emanuele Della Bartola